Ho anche sottocitato le fonti di ricerca, e non essendo nè un chimico nè un medico, non posso personalmente dare una certezza di quanto sotto riportato".
ADIUVANTE ALLUMINIO: I dati dei primi studi che hanno messo a confronto 2 differenti formulazioni con diversi adiuvanti del candidato vaccino, Cervarix, per la prevenzione del tumore della cervice hanno rivelato che la risposta immunitaria del vaccino contenente l’adiuvante AS04 è maggiore e più duratura nel tempo, rispetto al vaccino in cui l’adiuvante era rappresentato dal solo sale di alluminio. Negli studi sugli esseri umani, i soggetti hanno ricevuto un ciclo di 3 dosi ( a 0, 1 e 6 mesi ) del vaccino anti-papillomavirus, preparato da GlaxoSmithKline, formulato con l’adiuvante AS04 o con il convenzionale sale di alluminio. E’ stato osservato che i livelli anticorpali indotti dal vaccino anti-HPV con adiuvante AS04 erano 1.5 e 2.1 volte maggiori per il tipo 16 e per il tipo 18 di HPV, rispettivamente, dopo 3.5 anni dalla vaccinazione, rispetto all’altro vaccino con il sale di alluminio come adiuvante. E’ stata anche dimostrata la capacità del vaccino con adiuvante AS04 di aumentare il numero delle cellule B di memoria. Dopo 1 mese dal termine del ciclo di 3 iniezioni, il numero delle cellule B di memoria era 2 e 3.6 volte più alto per HPV 18 e HPV16, nei soggetti trattati con il vaccino con adiuvante AS04.Le cellule B di memoria sembrano avere un ruolo chiave nella persistenza dei livelli anticorpali dopo vaccinazione. ( Xagena_2006 )
Fonte: GlaxoSmithKline, 2006
AS03: SQUALENE: E’ contenuto nel vaccino pandemico Pandemrix. Anche questo è base di squalene, ma contiene anche altre sostanze, come il TIOMERSALE.
Il Tiomersale non è un adiuvante, ma un composto antimicrobico con funzioni di conservante; è a base di mercurio organico. Anche sul Tiomersale si è scatenata nel web un vera e propria campagna-contro, che parte dal presupposto che il mercurio (è questo è vero) provoca danni neurologici. Se il presupposto è fondato, le conclusioni, tuttavia, sono discutibili. Infatti, i danni neurologici causati dal mercurio sono dose-dipendenti; studi epidemiologici non hanno mostrato alcuna relazione fra vaccini con tiomersale e disturbi del neurosviluppo, tra cui l’autismo; la forma di mercurio contenuta nel tiomersale, che è l’etilmercurio, è escreta con molta rapidità.Il problema del Tiomersale ha riguardato soprattutto gli USA, dove esiste un diverso calendario vaccinale, comportante un accumulo di dosi, soprattutto nei bambini, perché hanno un peso corporeo più basso rispetto alla quantità di Tiomersale. Perciò, si sconsiglia l’uso di vaccini contenenti Tiomersale nei neonati e nei bambini al di sotto dei 6 mesi.Quello del Tiomersale è un falso problema; assumiamo molto più mercurio mangiando pesce, cosa che facciamo spesso, che vaccinandoci poche meno volte nella vita; eppure, mangiare pesce non è controindicato (e sarebbe assurdo se lo fosse), in quanto il mercurio eventualmente con esso assunto viene poi escreto abbastanza facilmente dall’organismo e non si arriva all’effetto cumulo.Diversa è la questione del mercurio che una volta era contenuto nell’amalgama delle otturazioni dentarie; qui il mercurio veniva lentamente liberato sotto forma di vapore, che andava direttamente nei recettori olfattivi della mucosa nasale e di qui direttamente nel sistema nervoso centrale, provocando disturbi di tipo neuropsichico.In ogni caso, l’EMEA, per non ravvisando nel Tiomersale sicuri effetti dannosi, ha raccomandato che venga gradualmente ridotto dai vaccini, fino ad essere completamente eliminato.Per la produzione di vaccini viene utilizzata anche la FORMALDEIDE, che ha lo scopo di “inattivare” il virus. Anche su questi eccipienti si è scatenata una ridda di voci contro nel web, assumendo come motivo che la formaldeide è cancerogena.
FORMALDEIDE:La formaldeide è chiamata anche formalina o formolo. E’ vero, la formaldeide è cancerogena; la cancerogenicità della formaldeide è legata, però, alla continuità di esposizione e al dosaggio. Anche comuni detersivi in commercio, lacche, vernici, isolanti, persino alcuni alimenti conservati contengono formaldeide.Gli studi epidemiologici, finora, hanno dimostrato una correlazione certa fra formaldeide e tumori solo nelle persone esposte in ambienti di lavoro ad alte dosi.E’ corretto fare campagne che mirano alla riduzione nell’ambiente di questa sostanza, che è presente dappertutto, perché è un inquinante”ubiquitario” e il suo effetto tossico perdurante nel tempo anche a bassi dosaggi potrebbe essere sottovalutato.Tuttavia, nell’uso che viene fatto per la produzione di vaccini, anche quello della formaldeide è veramente un falso problema.
Fonti: OMS, EMEA, Ministero Lavoro-Salute-Politiche Sociali.
OCTOXYNOL 10 (anche conosciuto come Triton X-10): è un tensioattivo non ionico che ha un gruppo idrofilo di ossido di polietilene (in media ha 9,5 unità di ossido di etilene) e un gruppo lipofilico o idrofobico. Il gruppo idrocarbonico è del tipo 4-(1,1,3,3-tetrametilbutil). Esso è relativo alla gamma di detergenti "Pluronic" commercializzati dalla BASF. sono copolimeri tri-gruppo dell'ossido di etilene e di ossido di propilene. Alla temperatura ambiente è molto viscoso ed è quindi utilizzabile più facilmente dopo essere stato leggermente riscaldato. Utilizzo: Detergente comunemente usato nei laboratori di biochimica, può essere impiegato per permeabilizzare le membrane della cellula eucariota,è utilizzato in congiunzione con i detergenti come il CHAPS (o il CHAPSO) per solubilizzare le proteine di membrana nel loro stato nativo, è usato in quasi tutti i tipi di composti detergenti liquidi, pastosi e in polvere, spaziando da prodotti esclusivamente industriali ai detergenti delicati, può essere usato nella estrazione del DNA come parte della soluzione tampone della "lisi gently" (di solito in una soluzione del 5%).
POLISORBATO 80:Monoleato di poliossietilene sorbitano (20) Definizione: Il monooleato di poliossietilensorbitano consiste in una miscela degli esteri parziali del sorbitolo e delle sue mono- e dianidridi con acido oleico commerciale alimentare, condensato con circa 20 moli di ossido di etilene per mole di sorbitolo e delle sue anidridi. Tenore: Non < 65,0% di gruppi di ossietilene, pari a non menodel 96,5% di monooleato di poliossietilensorbitano (20) su base anidra. Descrizione: Liquido oleoso a 25°C, di colore tra il giallo limone e l’ambra, con un debole odore caratteristico. Utilizzo: essendo un emulsonante/tensioattivo utilizzato non solo in cosmetica ma anche in campo alimentare.
Thimerosal o Thiomersal: è il nome commerciale dei sali composti da etilmercurio (e non metilmercurio), alluminio e un anione contenente zolfo (spesso un composto aromatico). Dal 1930 viene utilizzato come conservante nella preparazione dei vaccini e di soluzioni disinfettanti per le lenti a contatto in quanto è un potente antisettico topico.
Negli Stati Uniti, nell'Unione Europea e in alcuni altri paesi tale composto viene progressivamente eliminato dai vaccini che vengono dati ai bambini [1] [2].
Fonte: Wikipedia
TROMETAMOLO: Il ketorolac trometamolo è un analgesico il cui meccanismo d'azione è riferibile all'inibizione della prostaglandina sintetasi. Questo farmaco presenta un notevole e rapido effetto analgesico e, in minor grado, un effetto antiinfiammatorio e antipiretico. Il ketorolac trometamolo può provocare lesioni gastrointestinali come ulcere e sanguinamenti, mentre è piuttosto rara l'alterazione della funzionalità epatica e renale.
ADIUVANTE MF59: Lo squalene è il precursore biochimico degli steroidi[1] e viene generalmente utilizzato come adiuvante nei vaccini. Con il termine steroide si identifica qualsiasi lipide con quattro anelli di carbonio fusi [policicloalifatici,A,B,C,D] per un totale di 17 atomi di carbonio ciclici collegati spesso a una coda alchilica; sono steroidi il colesterolo, gli ormoni sessuali (es. testosterone, diidrotestosterone, estradiolo, progesterone) e gli ormoni corticosurrenali (es. cortisolo, androsterone). Gli steroidi sono biosintetizzati attraverso la via metabolica dell'acido mevalonico. Caratteristica comune è la presenza dei quattro anelli di carbonio, 3 cicli a sei atomi [A,B,C] e 1 ciclo [D] a cinque atomi in disposizione analoga al ciclopentanoperidrofenantrene. Mentre i diversi steroidi si differenziano per la presenza o l'assenza degli atomi di carbonio identificati dai numeri da 18 in su e per i gruppi funzionali presenti sul resto della struttura. Sono noti centinaia di steroidi diversi, isolati da specie animali e vegetali. Il loro ruolo più importante nei sistemi viventi è quello di fungere da ormoni. Nella fisiologia e nella medicina umana, i più importanti steroidi sono il colesterolo, gli ormoni steroidei, nonché i loro precursori e metaboliti. Gli ormoni steroidei presenti nel plasma sono quasi completamente legati a proteine leganti che ne inibiscono l'azione biologica, stando alle conoscenze attuali solo la frazione libera esercita effetti biologici, entrando nel nucleo cellulare e legandosi a fattori di trascrizione nucleari che stimolano o inibiscono l'espressione genica a seconda dei geni coinvolti. È da sottolineare che la parola "steroide" si riferisce soltanto alla struttura chimica e non alle funzioni biologiche, infatti ad esempio il testosterone migliora l'azione dell'insulina, il cortisolo la inibisce, oppure il testosterone stimola la sintesi di massa ossea e muscolare, il cortisolo la degrada. Il colesterolo è un importante alcol steroideo (uno sterolo), essendo un comune componente delle membrane delle cellule animali. Da esso l'organismo produce un'ampia serie di altri steroidi, tra cui gli ormoni sessuali dei vertebrati.
Per completezza d’informazione, riporto un articolo del New England Journal of Medicine (NEJM) con i risultati di un’analisi sull’impiego dello squalene, l’adiuvante contenuto nel vaccino della Novartis in distribuzione in Italia, che secondo una certa corrente del web sarebbe causa di reazioni immunitarie e di mallattie rare – come la sindorme di Guillain-Barré, già verificatasi nel caso della somministrazione di un analogo vaccino anti-pandemia nel 1976. L’OMS nega qualsiasi relazione fra di esse e l’impiego di MF-59: l’adiuvante è stato autorizzato in Italia nel 1997, e da allora ne sono state distribuite 22 milioni di dosi. Non si conoscono studi recenti che abbiamo monitorato l’insorgenza di malattie a carattere immunitario in soggetti che hanno fatto uso di vaccini. L’OMS non ne cita.Veniamo ai dati della ricerca pubblicata dal NEJM:
Abbiamo condotto un unico studio, che coinvolge 175 adulti, da 18 a 50 anni di età, per verificare l’influenza del monovalente A/California/2009 (H1N1)- vaccino antigene di superficie, in entrambe le forme adiuvato MF59 e non adiuvato. I soggetti hanno ricevuto – in modo random – due iniezioni intramuscolari di vaccino contenente 7,5 microg di emoagglutinina il giorno 0 in ogni braccio o una iniezione al giorno 0 e l’altra il giorno 7, 14, o 21, o due dosi 3,75 microg di MF59-adiuvato vaccino, o 7,5 o 15 microg di vaccino non adiuvato, somministrato al 21° giorno. Risposte anticorpali sono stati misurate mediante emoagglutinazione-test di inibizione e un test microneutralizzazione nei giorni 0, 14, 21, e 42 dopo l’iniezione della prima dose.
Risultati di un’analisi delle risposte al vaccino adiuvato MF59 – dose da 7,5 μg – a 14 e a 21 giorni dalla somministrazione (dati relativi a quattro dei sette gruppi di studio, per un totale di 100 soggetti). Le reazioni più frequenti, locali e sistemiche, sono stati dolore al sito di iniezione e dolori muscolari, osservati nel 70% e il 42% dei soggetti, rispettivamente. Due soggetti hanno riportato la febbre, con una temperatura di 38 ° C o superiore, dopo la prima somministrazione. Titoli anticorpali, espressi come medie geometriche, sono stati in genere superiori a 14 giorni tra i soggetti che avevano ricevuto due 7.5-μg di dosi di vaccino adiuvato MF59-che tra coloro che avevano ricevuto un solo punto da questo momento (P = 0,04 dal emoagglutinazione – Saggio di inibizione e P <0,001 per il test microneutralization). Entro 21 giorni dopo la vaccinazione con la prima dose di 7,5 microg di vaccino adiuvato MF59, i tassi di sieroconversione, misurata con l’uso di un emoagglutinazione-test di inibizione e un test microneutralization, è stata del 76% e il 92% dei soggetti, rispettivamente, che avevano ricevuto una sola dose fino ad oggi (con la seconda dose prevista per il giorno 21) e 88 a 92% e da 92 a 96% dei soggetti, rispettivamente, che aveva già ricevuto entrambe le dosi (P = 0,11 e P = 0.64, rispettivamente).
Questo cosa significa? Che l’MF-59 non ha effetti di tipo immunitario sull’organismo? Sulla base dell’analisi riportata dal NEJM non è possibile affermarlo. Il dubbio è la reazione nel tempo, per la quale non esiste letteratura, poiché le 22 milioni di dosi somministrate sinora, a detta dell’OMS, hanno inciso maggiormente su una categoria di persone avente età superiore a 65 anni. E’ pur vero che lo squalene è presente nel nostro corpo, negli alimenti ecc. nella sua forma naturale (di fatto già lo assumiamo attraverso il cibo). In ogni caso, da parte del governo italiano non si ha notizia alcuna dell’esistenza delle eventuali procedure di monitoraggio a lungo termine sui vaccinati, mentre il governo americano si sta organizzando in tal senso (vedi: Vaccino A-H1N1: quale monitoraggio sugli effetti collaterali?).
• NEJM — Trial of Influenza A (H1N1) 2009 Monovalent MF59-Adjuvanted Vaccine — Preliminary ReportResults of an interim analysis of the responses to the 7.5-µg dose of MF59-adjuvanted vaccine by days 14 and 21 are presented (data from four of the seven groups studied, for a total of 100 subjects). The most frequent local and systemic reactions were pain at the injection site and muscle aches, noted in 70% and 42% of subjects, respectively. Two subjects reported fever, with a temperature of 38°C or higher, after the first dosing. Antibody titers, expressed as geometric means, were generally higher at day 14 among subjects who had received two 7.5-µg doses of the MF59-adjuvanted vaccine than among those who had received only one by this time point (P=0.04 by the hemagglutination-inhibition assay and P<0.001 by the microneutralization assay). By 21 days after vaccination with the first dose of 7.5 µg of MF59-adjuvanted vaccine, the rates of seroconversion, as measured with the use of a hemagglutination-inhibition assay and a microneutralization assay, were 76% and 92% of subjects, respectively, who had received only one dose to date (with the second dose scheduled for day 21) and 88 to 92% and 92 to 96% of subjects, respectively, who had already received both doses (P=0.11 and P=0.64, respectively).
• Conclusions In preliminary analyses, the monovalent influenza A (H1N1) 2009 MF59-adjuvanted vaccine generates antibody responses likely to be associated with protection within 14 days after a single dose is administered. (ClinicalTrials.gov number, NCT00943358tags: no_tag
• Vaccino per l’influenza A/H1N1: l’OMS e la sicurezza dello squalenetags: no_tag
• Lo squalene è un componente di alcuni adiuvanti che vengono aggiunti ai vaccini al fine di incrementare la risposta immunitaria. Lo squalene è una sostanza presente in natura (nelle piante, negli animali e negli esseri umani) che viene sintetizzata nel fegato e che circola nel sangue umano.
• Si trova in molti alimenti, cosmetici, farmaci ed integratori. Lo squalene viene estratto, per ragioni commerciali, dall’olio di pesce, in particolare dall’olio di fegato di squalo
• L’MF59, un adiuvante contenente lo squalene, fa parte del vaccino anti-influenzale stagionale ed è stato autorizzato nel 1997 in Italia e successivamente anche in diversi altri Paesi. Ogni dose di vaccino contiene circa 10mg di squalene.
• Oltre 22 milioni di dosi sono stati distribuiti da allora fino ad oggi (2006). I numeri di eventi avversi e reazioni locali non sono risultati superiori rispetto a quanto ci si aspettava in base agli eventi dovuti ad altri vaccini anti-influenzali; sembra quindi che lo squalene non rappresenti un rischio significativo.
• Alcuni vaccini sperimentali, inclusi dei vaccini anti-pandemia, vaccini anti-malarici e vari altri vaccini di natura virale e batterica, vengono allestititi con adiuvanti contenente lo squalene con l’obiettivo di rafforzare l’immunogenicità e quindi l’efficacia dei vaccini. Sono stati condotti studi clinici con vaccini contenente squalene coinvolgendo bambini e lattanti senza risultati preoccupanti dal punto di vista della sicurezza.
• E’ stato ipotizzata una relazione tra problemi di salute dei veterani della guerra del Golfo e la possibile presenza di squalene nei vaccini che ai soldati sono stati somministrati. Un report pubblicato ha ipotizzato che alcuni dei veterani esposti al vaccino anti-antrace hanno sviluppato anticorpi anti-squalene e che questi anticorpi hanno successivamente provocato disabilità. Tuttavia lo squalene non faceva parte dei vaccini somministrati ai veterani e non è stato neppure utilizzato nel processo di produzione dei vaccini. Sono stati pubblicati molti studi che hanno evidenziato dei limiti tecnici di questo report.
• La maggior parte degli adulti, specialmente quelli più anziani, indipendentemente dalla loro storia vaccinale, possiedono anticorpi naturali che reagiscono con lo squalene
• In uno studio clinico l’immunizzazione con il vaccino anti-influenzale contenente squalene non ha modificato né frequenza né titolo degli anticorpi anti-squalene.
• Il comitato (il Global Advisory Committee on Vaccine Safety) è d’accordo nel ribadire che preoccupazioni sul fatto che lo squalene contenuto nei vaccini possa indurre anticorpi anti-squalene siano infondate.
• dal momento che le esperienze con i vaccini contenente squalene derivano in primo luogo dalla vaccinazione di persone appartenenti a fasce di età più anziane , il comitato evidenzia la necessità di condurre, con particolare attenzione, studi post-marketing al fine di identificare qualsiasi eventuale evento avverso.
FONTI: WIKIPEDIA- YESPOLITICAL.WORDPRESS.COM
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